Hai una casa grande e hai deciso di monetizzare affittando una porzione dell’immobile? Questa è una pratica sempre più diffusa e che si può fare: basta solo fare attenzione a rispettare la normativa vigente per evitare brutte e spiacevoli sorprese.

Affittare una stanza si può fare, ecco come

Affittare una singola stanza è pratica legale e ultimamente è molto diffusa anche in Italia, soprattutto nelle città universitarie e ricche di studenti. Ovviamente, però, per evitare sanzioni e sfociare nell’evasione fiscale, occorre farlo nel modo giusto prevedendo per prima cosa un regolare contratto in cui vengono specificati tutti i dettagli dell’accordo. Il contratto, qualsiasi tipo si scelga, va sempre registrato – recandosi all’Agenzia dell’Entrate o per via telematica – nel caso in cui la stanza venga affittata per più di 30 giorni.

Oggi come oggi, poi, si può affittare anche una stanza per un breve periodo, ovvero sotto i 30 giorni. I vantaggi? Non serve un contratto. Questo non significa, però, che non occorre adempiere ad obblighi fiscali: il locatore, infatti, è sempre tenuto a dichiarare i proventi della locazione nel modello 730 e tutelarsi con uno scritto privato tra le parti chiedendo comunque una caparra e una cauzione per andare incontro ad eventuali spese in caso di danni.

Contratto, quale scegliere?

Di contratti ce ne sono di moltissimi tipi e non è mai semplice scegliere quello giusto per le proprie esigenze. In questo caso noi di Selezione Immobiliare possiamo certamente darti una mano, sia nella scelta del contratto sia nella ricerca della persona giusta a cui affidare una stanza della tua abitazione.

Anche perché attualmente uno dei problemi più frequenti riguarda proprio il contratto d’affitto e la sua rescissione prima del termine dello stesso. C’è chi, ad esempio, trova una stanza migliore, chi deve trasferirsi o, ancora, chi non ama certe abitudini dell’affittuario e vuole trovarne un altro il prima possibile. Tutte situazioni che non si possono risolvere agevolmente perché c’è un vincolo di un contratto lungo, magari. In questo casi, per legge, ci si può avvalere di preavviso di almeno 6 mesi utilizzando una raccomandata con ricevuta di ritorno giustificando però la rescissione anticipata con gravi motivi. Per evitare tutti questi problemi puoi rivolgerti a noi, i nostri consulenti ti proporranno la soluzione migliore adatta alla tue esigenze.

La cedolare secca: i vantaggi

Sempre più apprezzata da conduttori e locatori, la cedolare secca è un regime agevolato per chi affitta immobili e prevede un’imposta sostitutiva sul canone concordato con aliquota del 10% e aliquota del 21% sul canone libero nel caso in cui l’immobile sia affittato a mercato libero.

In questo modo la tassazione non verrà fatta sul reddito del proprietario, ma esclusivamente sul canone incassato con un’importante riduzione sui costi del canone mensile da pagare. Inoltre, chi si avvale di questo contratto può contare su una riduzione anche di Imu e Tasi, variabile in base al Comune di residenza.

Vuoi affittare una porzione della tua casa? Rivolgiti a noi per sapere come fare e trovare l’inquilino perfetto per te.

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