Si chiama Ape ed è l’abbraviazione di Attestato di Prestazione Energetica, un documento che viene rilasciato per attestare determinate qualità di un immobile a livello energetico. Si tratta di un certificato che deve essere rilasciato obbligatoriamente da un soggetto accreditato dalla Regione e che attesta la prestazione e la classe energica di una struttura, indicandone anche gli interventi che possono essere apportati per migliorarlo.
Attestato di prestazione energetica: di cosa si tratta
Come abbiamo visto l’Ape attesta la qualità energetica di un immobile, sia di recente costruzione che non. In particolare mostra il fabbisogno energetico dell’edificio oppure dell’unità immobiliare, nel caso si tratti di un appartamento o un locale commerciale; la qualità energetica del fabbricato e le emissioni di anidride carbonica oppure l’impiego di fonti rinnovabili di energia alternativa.
Da diversi anni, più precisamente dal 2015, questo certificato si presenta con un formato standard comune a tutto il territorio nazionale che va compilato attentamente e che fornisce esatte informazioni sulla quantità di energia necessaria in un anno per soddisfare le esigenze legate a un utilizzo standard dell’immobile. Tutto ciò considerando il riscaldamento, la produzione d’acqua calda, la ventilazione o il raffredamento.
Questo attestato, quindi, può essere utile anche al privato in procinto di vendere o acquistare una nuova casa, per esempio, perché si potrà subito a capire quali sono i costi che possono incidere nella gestione e se è possibile rendere la struttura più compatibile energeticamente e anche con quali interventi di ristrutturazione specifici.
Ape: quando è essere utile
L’Ape è un documento spesso obbligatorio. In particolare, occorre averlo in caso di compravendita di un immobile, nel caso di nuovo contratto di locazione o per eseguire la ricostruzione o la demolizioni di un edificio. Inoltre, è sempre fornita in caso di edifici nuovi oppure per realizzare lavori importanti di ristrutturazione su pareti, tetti o infissi. In tutti questi casi se i soggetti sono sprovvisti della documentazione richiesta si può andare incontro a pesanti sanzioni.
Questo documento, inoltre, è richiesto ogni volta che si voglia accedere ad agevolazioni fiscali per la ristrutturazione o riqualificazione, come il recente Superbonus 110% contenuto nel nuovo Decreto Rilancio. Per ottenere tutti i benefici occorre infatti realizzare consistenti lavori migliorativi sull’immobile che vanno dimostrati proprio tramite questa certificazione.
Qui, infatti, sono contenute importanti informazioni come la prestazione energetica globale dell’edificio, la classe energetica della struttura (che è determinata attraverso l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio), la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata, ma anche informazioni utili al miglioramento della prestazione energetica e proposte dettagliate sugli interventi da effettuare.
Per ottenere questo attestato di prestazione energetica occorre sempre rivolgersi ad un soggetto certificatore che deve essere accreditato dalla Regione che si assume responsabilità amministrativa, disciplinare, civile e penale.
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